Tradimento: capire non significa giustificare.
- Giorgia Pitacco
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 20 ore fa

Il tradimento non nasce quasi mai all’improvviso. Spesso è il risultato di qualcosa che si è incrinato nel tempo, di bisogni emotivi rimasti inascoltati o di una distanza che, giorno dopo giorno, ha smesso di essere nominata.
Dal punto di vista psicologico, alla base del tradimento troviamo spesso il bisogno di sentirsi visti, desiderati, confermati. Quando queste necessità non vengono riconosciute o comunicate, alcune persone cercano all’esterno ciò che non riescono a chiedere o a costruire all’interno della relazione.
Per qualcuno il tradimento diventa un modo per colmare un vuoto interno. Per altri è una fuga dal confronto diretto con un disagio di coppia che fa paura affrontare. In gioco entrano dinamiche profonde legate all’attaccamento, all’autostima e alla gestione delle emozioni.Chi fatica a tollerare frustrazione, insicurezza o solitudine può cercare una regolazione emotiva rapida, senza fermarsi a guardare le conseguenze.
Comprendere questi meccanismi non significa giustificare il tradimento.Significa smettere di leggerlo solo come un gesto impulsivo o superficiale e iniziare a osservarlo con maggiore lucidità.
Capire permette di scegliere. Scegliere se riparare, se cambiare, se lavorare su di sé o se andare oltre.Qualunque sia la direzione, la consapevolezza è sempre il primo passo per uscire dal dolore e riprendere in mano la propria vita emotiva.
Giorgia


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